La via vincente

- Pare che non abbiamo altra scelta. Vai Gliscor!
Gliscor uscì dalla Poké Ball.
- Vai con Azione!
Gliscor eseguì la mossa ma sembrò non infierire più di tanto su Scrafty.
- Continua! - disse. Ma dopo ormai più di dieci Azione Gliscor iniziava a stancarsi e si appoggiò ad una sbarra.
- No Gliscor! - Ma dalla bocca del Pokémon uscì una vampata rossa, Leonardo capì e disse:
- Usa Rogodenti! - Il Pokémon si gettò con tutte le sue forze contro lo Scrafty e lo scottò.
- Sì! -
Ma la loro felicità fu interrotta dalla voce del controllore del treno, un omone di grande stazza:
- PORCO ARCEUS! Che state facendo? Se fate del male a qualcuno poi ci fanno causa e mi licenziano! Rayquaza Cane figlio di una Meloetta dittosa! Ora mi toccherà sentire scuse del tipo mi hanno bruciato il biglietto e porco Arceus robe del genere! Adesso scendete alla prossima stazione o vi FACCIO!
A niente valsero le suppliche di Leonardo e quindi lui, Antonio e il tizio furono buttati giù dal treno da lui e dal suo Machoke.
- E ora dove si va? La casa del Boldresti è abbastanza lontana ma lui mi ha dato il suo indirizzo tempo fa.

- Come? Tu sei il fratello di Emanuele? Strano non mi ha mai detto di avere fratelli...
Continuarono a camminare finché non iniziarono ad allontanarsi dalla zona urbana e ad avvicinarsi ai possedimenti estivi (da poco dimora perenne) della Famiglia Boldresti.
Era una villa enorme, con qualche casetta di fianco (Andrea disse che dentro ci lavoravano delle anziane signore tra cui la schiava di Emanuele, che gli puliva la stanza ogni giorno). Andrea suonò al campanello. Una voce forte rispose:
- Andrea? Sei tu?
- Sì sono io papà. Ci sono due ragazzi che vorrebbero allenarsi qui.
- PORCO ARKÉ!! Siamo ad una riunione di... beh... affari... Inomma Andrea sai di cosa parlo!
- Sì ma Rayquaza Salvatore abbiamo camminato fino a qui per farci sputare un Arceus in faccia?
- Hai ragione... Scusami ma in questo periodo gli affari stanno andando male per colpa della poliz... Insomma entrate! Ma state nascosti! Non far vedere agli invitati che due ragazzi estranei a tutto sono entrati qui!
- Ok! Entriamo?

Leonardo percorse quei vicoli della casa Boldresti con la paura che qualcuno lo scoprisse.
Arrivato davanti alla porta della camera di Emanuele disse:
- È qui che dorme, o meglio "abita" - si corresse sentendo la voce venire dall'interno - tuo fratello?

A quell'affermazione Leonardo non poté far altro che tirar fuori il suo Gliscor e disse:
- Usa Turbosabbia! - accecando Andrea.
A quelle urla la porta vicino a loro si aprì.
Ne uscì un bambinone con le occhiaie, i capelli biondi (un po' tendenti al marrone per lo sporco attaccato) spettinati e vestito con il pigiama di Zigzagoon.
- Ma... ma... quelo ê un Glaskor! É il pochemon di Leo, ê lo steßo! Eh i... Non sara i mica tu Lêo? E quindi tu sei Andonio!
Leonardo capì che era meglio dirgli la verità per uscire da quella situazione:
- Sì sono io e questo è il Gliscor che hai visto nella mia immagine di profilo. Ti prego aiutami: tuo fratello mi vuole far male!
A quel punto Emanuele iniziò a piangere ed urlò: "Babaaaaaaa!!! Andrea vole far mahle ha Leho! Venni cui!
Leonardo pregò di fermarlo perché se avesse continuato così da lì a poco sarebbe arrivata una banda di mafiosi che li avrebbe scoperti e che li avrebbe fatti fuori.

- Scappa Gliscor!
Gliscor obbedì e in questo modo riuscì a sfuggire al Pokémon di Andrea. Intanto Leonardo si allontanava sempre di più dal ragazzo finché non arrivò il padre, il famoso Signor Boldresti con il suo Slaking, che li portò in una stanza buia.
L'allenatore e il suo Pokémon cercarono di divincolarsi ma la presa era troppo stretta.
- Cosa?! - rispose alla concessione del padre al figlio - Non può concedere tutto questo a suo figlio! - Ma si fermò sapendo di essere contro una persona troppo potente.
- Va bene... Gliscor... Affidati a lui...
Gliscor abbassò lo sguardo e si avvicinò a Scrafty, felice per essere libero dallo Slaking ma triste per la sorte imminente. Leonardo però notò qualcosa dietro ad Antonio. Erano dei dischi, delle MT che il Signor Boldresti spacciava al mercato nero.
- Ehi Gliscor guarda: sono delle MT! Vai, prendine una!
Gliscor a quel punto volò in cima al soffitto, di modo che non potessero prenderlo, per poi piombare giù di colpo sulla cassetta, facendo cadere i dischi ai piedi di Leonardo.
- Ecco! Tieni! - disse tirandogli la MT Terremoto nel trambusto con i piedi.
Gliscor la prese e assorbì l'MT.
Improvvisamente un rombo proveniente dal suolo scosse la casa Boldresti e fece crollare l'intera villa.

Emanuele era tornato in camera sua e aveva continuato la registrazione, dato che si era dimenticato di spegnere la telecamera.
- Scusate Rakazzi! - disse muovendosi avanti e indietro sulla sedia facendola scricchiolare- ma ciera Robocchi e Andonazzo!
Improvvisamente sentì il rombo.
- E alora come vi dicevo la vita e bella jia e jia e... e... coße? Forse mi sbalio ma a me mi sempra propio un terremento! Aaaaaah! Mama!!!! E si mise a correre con la sua telecamera in una mano e il suo computer in in altra.
- Aiutoooo! Aiutoooo! - disse correndo fuori per il cortile riprendendo tutti i volti dei mafiosi invitati alla riunione quel giorno.
Si sedette e disse:
- Comnqe se ve pasuto il vidio metete mi piase! Ha e qesti sono lì amichi di mio pappa- e lo pubblicò.
Da lì a poco sarebbe arrivata la polizia ad arrestare quelle persone.

Leonardo non credette al ragazzo, ma dopotutto, se avevano fatto tutta quella strada, dovevano raggiungere il loro scopo. Decise dunque di dire al poliziotto che Andrea non ne sapeva niente e di allenarsi con lui.
Uscito dalla centrale, fece un giro per i vari negozi di MT, chiedendo ad Antonio di accompagnarlo, altrimenti la polizia si sarebbe subito allarmata vedendo che i due si avvicinavano alla strada di Andrea.
- Guarda qui! - disse - C'è Aeroassalto! È perfetta per te Gliscor ed è anche superefficace contro lo Scrafty di Andrea!
Presa la MT e passati un po' di minuti Leonardo aspettò fuori dalla centrale che Andrea fosse interrogato.