Antonio teneva le braccia incrociate e gli occhi socchiusi: sorrideva meschinamente, ma non lo faceva per offendere l'amico Leo. Questo era il suo tipico atteggiamento davanti a quelli più deboli: un atteggiamento di insulsa superiorità.
- Forzasfera! - esclamò. Inizialmente Lucario aveva mancato l'attacco, ma, evitato un banale Azione di Gliscor, riuscì a centrare in pieno l'affersario.
- E ora finisci con Palmoforza! - disse Antonio. Il suo Pokémon mise la zampa sul povero Pokémon a terra, facendo poi partire un luminosissimo colpo secco, che lo ridusse sotto al palco, sfondandolo.
Lorenzo Bossi, ormai del tutto disinteressato alla Lega di Bodio Lomnago, annunciò con l'entusiasmo di un bradipo spaparanzato sul divano: - E la Lega di Bodio Lomnago è stata vinta da Antonio Castagnazzo.
La folla si dileguò immediatamente. Solo Adolfo Ceccia si era fermato davanti al ragazzo per fargli i complimenti.
- Ehi, sei proprio bravissimo! Mentre io sono più portato per le gare. Ehi, ma com'è che hai preso questo Pokémon? Com'è che sei così forte?
Cosa c'era a New York? - le domande di Ceccia erano interminabili e Christian non le stava ascoltando nemmeno. All'improvviso l'impertinente chiese: - Posso toccare il tuo Lucario?
- Ehm... Fai come vuoi... - rispose l'altro, nonostante lo sguardo di assoluto rimprovero da parte del Pokémon. Adolfo iniziò a toccare Lucario, esaminandolo come un archeologo davanti a un reperto di grande importanza, sollevandogli i piedi e le appendici sotto alle orecchie.
Antonio intanto si avvicinò a Leo: - Scusa... - disse, accarezzando affettuosamente la testa di Gliscor - Se vuoi possiamo allenarci. Neanch'io sono bravo a dir la verità. Ho vinto solo qui perché questo luogo è un'anonima topaia. Dove vorresti andare a perfezionare la tua tecnica? (che comunque sei arrivato al secondo posto, perciò in teoria ti spetterebbe la medaglia d'argento)
Ricorda che puoi ridescrivere la scena dal tuo punto di vista prendendola dall'inizio eh